giovedì 1 ottobre 2009

La soluzione definitiva: chiudere il buco.



Qualsiasi buco di qualsiasi genere viene tappato. Eccone degli esempi:

A. C'è un buco nel bilancio? Allora ti tappo i buchi nelle strade.
Roba da politici e politicanti.Crema è l'esempio: l'amministrazione comunale sono due anni che apre buchi. E per non far aprire buchi parlanti (le bocche dei cittadini), tappa i buchi con tonnellate di catrame. Passi a Crema e da due anni sembra un girone infernale. Se Dante era ancora vivo, di sicuro veniva a fare visita. L'estetica fa tutto. I cittadini vedono i lavori in corso e le strade tutte nuove e sono felici. Nessuno s'azzarda a parlare. D'altronde Crema è città dell'apparire, dei macchinoni e dei bar dove si sta in piedi perchè se no gli altri non possono ammirare i mocassini da trecento euro. D'altronde...

B. E io i buchi li apro, li riempio di amianto e li richiudo.
Vedi la discarica di amianto (che si farà) a Cappella Cantone (CR). Salini, Formigoni insegnano.

C. Io i buchi li apro e ci faccio un laghetto.
Però intanto prosciugo i fontanili di mezza provincia. Salini, Formigoni insegnano. La provincia di Cremona sta diventando pericolosamente una sottospecie di tabellone di Monopoli.

D. Ho un tarlo nel cervello. E sta facendo dei buchi.
Ne parlavo un pò con mia mamma, educatrice catto di adolescenti. Ho dovuto digerire questo argomento. I tarli aprono i buchi nel legno, poi arriva il restauratore e chiude tutto con la cera solida. Un mesetto fa, c'era la Birroteca alla Festa dell'Unità. Io mi ricordo che quando avevo 16/17 anni ed era ancora alla Pierina, andavo con Alice a pogare per i Linea77, i Meganoidi, i Subsonica. Mi ricordo che c'eravamo noi piccole, piccole e c'erano quelli grandi. Punto. L'ingresso è sempre libero. Piangevo e mi arrabbiavo se mia mamma non ci portava, perchè la patente non ce l'avevo. Adesso macchina e patente ci sono e, anche se dovrei sentirmi una nonnetta, nonnetta non lo sono. La gente che frequenta questa bella festa è quella che c'era otto anni fa, abbiamo la stessa età. La musica cambia, il posto è cambiato, ma, forse, la gente no. Mi chiedo: che fine fanno i diciassettenni di oggi? Eppure so che amano la musica, la birra e stare con gli amici. Non mi sembrano così marci come vengono descritti nei telegiornali. Mi dispiace, cacchio. E si apre un buco.

Vabbè. Poi altri buchi ce ne sarebbero, ma non voglio scomodare i massimi sistemi.


giovedì 24 settembre 2009

Del maiale non si butta via niente. Mai.


Nell'era dello spreco, l'unica cosa che rimane sempre piena è la pattumiera. Però, negli ultimi anni, qualcuno ha deciso che era meglio svuotare anche quella, allora per la penisola si sono moltiplicate iniziative che si preoccupano di "riciclare" tutto ciò che rimane invenduto o che è in scadenza. Si riusa di tutto: gli alimentari, farmaci e anche i libri (perchè qualcuno pensa che anche la cultura sia da sprecare. Già, già...).
Un servizio offerto.
Questi sono di Bologna, l'associazione (rigorosamente no-profit) si chiama Last minute market e questo è il loro sito:www.lastminutemarket.org
E questo quello che succede a Crema e un pò in tutta la Lombardia, grazie alla Coop: Iniziativa Buon fine

Sono le piccole cose, in fondo, che fanno bene alle persone.

venerdì 18 settembre 2009

Ricette scorrette.



Nuovo libro. Ne ho letti un bel pò ultimamente, tutti legati allo stasso argomento, la maggior parte dei quali fatti di parole e espressioni veramente da specialisti dell'argomento. Fatt'è...Ce n'è uno che mi è rimasto nella testa, perchè racconta di persone, di storie vere, di facce, di ingredienti che si mescolano e creano la novità, di mani che impastano e coltelli che affettano. Il libro si chiama "Ricette scorrette", scritto da Andrea Perin.
Le ricette scorrette nascono dalla sostituzione, dall'addizione e dalla sottrazione di ingredienti a ricette "tipiche", siano esse provenienti dalla cucina cinese, francese, italiana. Succede molte volte che, trasferendosi in un Paese estero, non si trovino più determinati ingredienti per poter preparare le ricette del proprio Paese d'origine. Allora si sostituiscono con altri ingredienti, creando una cucina nuova, ma identitaria. Nel libro ci sono le storie di Vlad, russo, e del suo Bortsch, di Yuan, cinese, e di come prepara gli gnocchi di riso al ragù, di Silvina, italiana, che prepara la torta salata di humita.
Sperimentale e buono. Contro tutti quelli che usano la cucina italiana in maniera razzista. C'è la polenta e anche il cous cous (che poi sono più o meno la stessa cosa, cambiano gli ingredienti).

sabato 12 settembre 2009

L'estetica.


State fermi, non muovetevi, datevi un contegno – ragazza si comporta come una asse di legno. Ragazza cerca di gestire un universo con la cosmesi – la mia immaginazione la priva degli occhiali costosi oscurati. Osservo i tratti dei volti immaginando capelli rapati, vestiti depauperati da ammenicoli che rendono simili ad abeti addobbati, orpelli che pendono da entrambi i lati. Ilari noi, con una punta di disprezzo: ci ricordiamo i tratti del volto, andiamo oltre gli occhiali, il pizzetto, il berretto, indovina chi?, forza quattro, gira la moda! Una ruota con quattro teste di ragazze diverse, quattro tette di ragazze diverse, otto cosce di ragazze diverse – gira la ruota e prova nuove combinazioni, crea nuove divisioni estetiche, ovvero stili. Tutto questo per dare l’impressione che la varietà esista – ma si tratta pur sempre di una ruota che mischia le classiche quattro caratteristiche catturate nel tempo dalle macchine fotografiche: ragazze fiche! O forse sono io che tengo negli occhi quelle fotografie che fin da piccolo mi sono state mostrate. Guardate le persone e non vi concentrate: troppa fatica a scremare la cultura delle immagini che impedisce di capire cosa veramente vi piace guardare. Gradite una persona od un paesaggio nella misura in cui tale persona e tale paesaggio somigliano all’ideale di persona e paesaggio che avete dentro, tutto il resto è merda, è indifferente, a volte non lo notate neanche. E non avete neanche il coraggio di risalire la corrente per giungere all’origine del vostro gusto estetico. Per carità, potreste scoprire che vi piacciono irrimediabilmente le ragazze brutte! Che figura ci fareste con i vostri amici se sapessero che avete un’insana perversione per i tagli, per le macchie, le ossa che spuntano? Sarà un caso, ma i vostri gusti combaciano con i canoni estetici che nascono e cambiano quando i canoni estetici cambiano. Non importa se discutere dei gusti altrui sia inutile, anche perché trovo oltraggioso che qualcuno ritenga i miei gusti una autosuggestione che serve solo a dare contro ai gusti delle altre persone. Forse se mi facessi un tatuaggio con scritto “osservazione” capireste che cosa faccio tutti i giorni, io! Sì, perché voi capite solo i tatuaggi, gli orecchini, i piercing, gli occhiali, le pettinature, i vestiti, i siti internet, le fotografie ritoccate, le fotografie che mostrano solo una parte di quello che c’è da vedere, le copertine, i giornali, i disegni un po’ grafici perché il tratto ormai è scomodo, i disegni sporchi apposta, perché per farvi capire che qualcosa è estemporaneo ed improvvisato bisogna scrivervelo sotto a caratteri totalitari. Capite i film se qualcuno che vi sta simpatico ve li spiega, altrimenti non vale nemmeno la pena di sforzarsi di stare due ore seduti in poltrona, perché, dio mio, potreste vedere qualcosa che non vi piace! La soluzione per voi? I film in bianco e bianco, muto! Il giornale di una pagina, vuoto! Un lavoro serio di responsabilità e fatica, pasta e fagioli, carne alla brace, la canzone che stavate ascoltando che ad un tratto tace.

L'estetica. Uochi Toki. Laze Biose.

mercoledì 9 settembre 2009

Lo dice Jane. Cosa ne pensa Tarzan?



Dal Corriere della Sera di oggi:

"CREMONA - Menu' in salsa leghista nelle mense scolastiche di Cremona. L'assessore alle Politiche educative del Comune, Jane Alquati, della Lega Nord, sta lavorando alla ridefinizione dei menu' per le mense scolastiche della citta': l'obiettivo e' favorire i prodotti locali e far mangiare ai bambini cibi prodotti in provincia di Cremona. ''Meglio per tutti, bambini compresi, i nostri cibi - spiega l'assessore - il semolino con le verdure delle nostre campagne, magari arricchito di pollo, e' un piatto che ha le stesse qualita' nutrizionali del couscous''.

Poteva essere una bella iniziativa. Utilizzo di ricette etniche in salsa locale, poteva essere un bell'esempio di integrazione tra culture. Poteva. Peccato che si butti tutto in politica. Ancora una volta.

Io vi consiglio: http://ricettescorrette.noblogs.org/ non in salsa leghista.

domenica 6 settembre 2009

I disturbi alimentari. Ovvero quando il peso è un problema.



Anoressia. Bulimia. Obesità.
Le tre malattie del secolo, insieme all'AIDS e al cancro. Non voglio che i miei lettori si deprimano con questo post, ma queste tre gravi malattie sono legate ai mutamenti degli stili alimentari dei Paesi Occidentali e in egual parte a come il corpo viene utilizzato dai media.
Su Wikipedia.

Probabilmente qualcuno di voi c'è passato. Io sono stata "obesa" fino a poco fa. Adesso sovrappeso. Parlo per esperienza. L'obesità è dovuta a vari fattori: c'è chi mangia troppo, chi non si muove per niente (forse il mio caso), chi ha problemi ormonali e chi di metabolismo lento. Ebbene, sarà per un senso di vendetta nei confronti di chi, per quasi 23 anni, ha pensato bene di spendere il proprio tempo a ricordare alle persone obese che erano persone ciccione, sarà che ultimamente sono mossa da uno spirito giornalistico/investigativo che nemmeno il mix Milena Gabanelli e super genio Carlo Lucarelli potrebbero eguagliare, fatto sta che vi racconterò la vita vista da una "ex-obesa, ora in sovrappeso".
Bene. In un mondo dove la chiappa soda è d'obbligo e la tetta se cade è da siliconare e il presidente del Consiglio va a letto con le diciottenni perchè la moglie, pressochè rifatta di cinquant'anni non lo soddisfa più, sta crescendo sempre di più il numero delle persone obese. L'obeso di per sè, solitamente, è una persona timida, sempre sorridente (anche se dentro vorrebbe morire) e piena di spirito d'iniziativa. Peccato che tutte le iniziative, finiranno poi per finire nel cesso causa il peso.
Bene. Nel 2002 pesavo 130 chili. Spero che qualcuno se ne ricordi. Ora ne porto con me 89 e con orgoglio. La fu Vera Mazzoleni Ferracini. Con i chili persi, però, mi è aumentata l'arrabbiatura che era soffocata da quegli stessi chili, nei confronti di come la nostra società non accetti le persone obese e come queste vengano trattate: superficialmente e come fenomeni da baraccone. La causa dell'obesità sembra cadere sempre e solo sul cibo. E se fosse altro?
Molte persone obese non sono in grado di incanalare i propri stati d'animo, se non nel cibo. Vi faccio un esempio: sono incazzata, mi mangio un panino. L'obesità parte, secondo me, dal cervello.
Categoria da eliminare: le suddette persone, soprattutto male informate e ignoranti nei riguardi di un tema delicato, che spendono il loro tempo nel prendere in giro le persone obese. Rientrano in questa categoria: la televisione tutta, stilisti, riviste femminili in genere, pischelli e bulletti, palestrati e fotomodelle, hostess d'aereo, gente comune che non s'informa. Naturalmente, non voglio farne di tutta l'erba un fascio.
L'obeso non può, salvo rare eccezioni:

* fidanzarsi o avere una storia con qualcuno. Perchè poi salta sempre fuori il discorso: "a me non interessa se sei bello fuori, conta quello che c'è dentro". Palle, palle. Chi scegliereste per tra Charlize Theron e Beth Ditto (cantante dei Gossip, peso 100 chili)? Ditemelo.

*comperare un capo d'abbigliamento che non abbia una paillets o uno strass. Io quando ero obesa indossavo o una t-shirt da uomo (e quella dei Subsonica la conservo a mò di cimelio) oppure una felpa Nike da uomo. Da donna mi rifiutavo di comprare abiti che non rispecchiavano quello che dovevo esprimere.

*mangiare da solo in un qualche posto, in una strana ora. Mi è capitato, per esempio, che se sbagliavo a mangiare qualcosa alle 11.55 del mattino, perchè dopo avevo un impegno, iniziano tutti a guardarti male. Sarà...

*andare in discoteca. A 19 anni mancava poco che indossassi il burka per andare a ballare con le mie amiche.

*andare a Gardaland sui giochi pericolosi, perchè un'altoparlante ti ricorda che "le persone che superano i 90 chili, sono pregate di scendere dall'attrazione".

*avere una considerazione di sè stesso, perchè il tuo mondo non te lo costruisci tu, ma te lo costruiscono gli altri.

La soluzione è stata:


Vi piace? A me sì. Tre anni fa giusti, giusti.
L'altra sera ero al Magnolia e in attesa di sentire dei dj e di smaltire un pò la sbornia da birra (purtroppo, dopo l'operazione, bevo due birre e sono ubriaca), parlavo con due miei amici su quello che ne era stato e dell'operazione.
S'è alzato il polverone. Uno di loro, mi rimproverava di aver fatto la fine di una protagonista di una canzone di Fabri Fibra, della quale non ricordo più il titolo, la quale ha deciso di trasformarsi per piacere agli altri, ma poi è stata la prima a non piacersi più.
Grazie Paolo. Mi sono sentita veramente bene. Soprattutto per il paragone con Fibra. Poi, però, pensandoci...Ma forse anche no! Non ci sta l'essere obesi con l'essere sovrappeso, non ci sta proprio cazzo. E' come se uno si portasse appresso tutti i santi giorni, mattina, pomeriggio una persona di 50 chili. La sensazione è quella di non riuscire più a fare nulla, ma non solo fisicamente, anche mentalmente e socialmente. Devi trovare qualcuno, in questi casi che creda veramente in te. Se no si diventa scemi con 130 chili addosso. Non lo auguro a nessuno. D'altro canto servono persone normopeso che non si fermino sulla superficie dell'informazione, che scavino tra le righe, tra le parole delle notizie, che alzino il culo e, oltre, che andarlo a muovere in un qualche locale fighetto, si prendano la briga di vedere dov'è il problema reale. E' l'obesità che è una malattia ed evidentemente io di germi ne ho ancora addosso. E con questo basta.

Intermezzo d'altri tempi.


Rubo dello spazio serio, per inutili intermezzi d'altri tempi. Ieri, passato da cinque minuti, è stata una giornata da eliminare dal calendario personale. Ho pensato di essere diventata un pò emo ad un certo punto. Evidentemente ho un pò ragionato delle stronzate che ho fatto questa estate.
La giornata di merda è iniziata con un incubo fatto la notte precedente: allora la location era un campo che, chi conosce dove abito, sa che circa 10 anni fa era lì, poi non fa niente se ci hanno costruito dei bei palazzoni stile Scampia. Dunque, questo campo era sempre ricoperto, per la stragrande parte dell'anno da quell'erba un pò alta che quando ci corri dentro ti taglia un pò e che ti fa venire le gambe rosse. Da piccola, insieme a mia sorella, Sergio e Pierluigi ci giocavo sempre, d'estate o con la neve, non importava. Ecco. Prendete il campo e spostatelo, com'era, al 15 agosto 2009. Non so perchè, ma la mia famiglia e il vicinato stavamo facendo un bel picnic sul quel prato e d'improvviso si scatena un vento fortissimo. Cosicchè, tutti iniziamo a raccogliere la nostra roba...Ad un certo punto, spuntano dal cielo tre aereoplani, non so dirvi se erano piccoli o grandi, avevano comunque la forma di un Boeing e anche tutta la serie di finestrini. Bene, o meglio male, una folata di vento inizia a far sbandare questi aerei i quali arrivano in picchiata e oscillando proprio sul campo sopracitato. Fatto sta che la mia vicina di casa, tale sig.ra Giuseppina, signora oltremodo gentile sulla sessantina e ormai nonna, si vede piombare uno di quegli aereoplanini sulla testa, come se fosse un falco e per mettersi in salvo, s'aggrappa alle ali. La scena che ho negli occhi da ieri notte è la seguente: lei aggrappata a questa ala d'aereo che strilla e piange, l'aereo, oscillando, va a sbattere contro l'angolo esterno della casa della sig.ra Giuseppina, ma il botto era paragonabile a quello di un petardo. Risultato: la mia vicina morta e suo figlio che esce sul balcone e come se niente fosse dice al suo cane: "Pippo, smettila di abbaiare" e poi rientra in casa.

E' tutto il giorno che sto di un pessimo umore. S'aggiunge anche, intorno alle ore 12, l'allagamento dello schermo del mio mcbook, causato da una mia frettolosa pulizia. In pratica, spruzzando deliberatamente del Vetril sullo schermo (sapete, di solito mi limito a spruzzare il detersivo sullo straccio e poi passare), il liquido si è infiltrato nella cornice del computer, creando una chiazza più chiara disumana. Stavo per piangere. Ma anche no. Essendo più o meno ottimista, e non volendo peggiorare la mia situazione emotiva già alquanto precaria, ho deciso di aspettare un pò di ore. Fortunatamente adesso se n'è andata.
Poi, nel frattempo, pensavo quanto i Kraftwerk in "Computerworld" nel lontano 1981, avevano già visto in questi aggeggi le enormi potenzialità, tra cui quella di poter immagazzinare dati che rimangono in un limbo (e che la CIA, KGB o chi per esso sia, avrebbero prima o poi utilizzato, ma questo sta nella canzone). Comunque, CIA o KGB, in quel limbo, chiamato memoria virtuale, oggi c'era un pezzo della mia tesi. Lo immaginavo sospeso lì, tra miliardi di calcoli, radici quadrate, algoritmi, silicio, mele morsicate, come in una grande discarica di dati senza un padrone, senza un schermo per poter essere visualizzati. E un pò mi sono cagata addosso, diciamocelo.



E arriviamo a circa due ore fa. Quest'estate, per la precisione, se non ricordo male luglio, ho avuto un diverbio con persone che erano in compagnia. Per degli errori sintattici, ma non di sostanza, e attraverso un canale di comunicazione errato, si sono visti pervenire dalla sottoscritta una "critica" (se così si può chiamare) sul loro comportamento. Non amo in generale quando la gente ti sbatte in faccia il potere che può avere sugli altri (sia esso dovuto dai soldi che questa persona ha, sia esso derivante dall'aspetto fisico, dalla cultura). Non mi piace la gente che si vanta. Punto e basta.
La frase, in poche parole, è stata: "Mi stai sul cazzo". Punto. Il fiume ha rotto gli argini e s'è allagato tutto. Io, forse da stupida, mi sono tirata indietro e ho rinunciato a vedere delle persone a cui voglio tutt'ora bene e che mi mancano un sacco. Però è andata così.
Adesso. Mi chiedevo se a quelle persone a cui è pervenuto il messaggio potessi chiedere scusa. Ma non per il contenuto del messaggio, per la sintassi e il lessico.

Musica elettronica.
Buonanotte.

P.S. Da domani il blog ritorna "serio".