domenica 6 settembre 2009

I disturbi alimentari. Ovvero quando il peso è un problema.



Anoressia. Bulimia. Obesità.
Le tre malattie del secolo, insieme all'AIDS e al cancro. Non voglio che i miei lettori si deprimano con questo post, ma queste tre gravi malattie sono legate ai mutamenti degli stili alimentari dei Paesi Occidentali e in egual parte a come il corpo viene utilizzato dai media.
Su Wikipedia.

Probabilmente qualcuno di voi c'è passato. Io sono stata "obesa" fino a poco fa. Adesso sovrappeso. Parlo per esperienza. L'obesità è dovuta a vari fattori: c'è chi mangia troppo, chi non si muove per niente (forse il mio caso), chi ha problemi ormonali e chi di metabolismo lento. Ebbene, sarà per un senso di vendetta nei confronti di chi, per quasi 23 anni, ha pensato bene di spendere il proprio tempo a ricordare alle persone obese che erano persone ciccione, sarà che ultimamente sono mossa da uno spirito giornalistico/investigativo che nemmeno il mix Milena Gabanelli e super genio Carlo Lucarelli potrebbero eguagliare, fatto sta che vi racconterò la vita vista da una "ex-obesa, ora in sovrappeso".
Bene. In un mondo dove la chiappa soda è d'obbligo e la tetta se cade è da siliconare e il presidente del Consiglio va a letto con le diciottenni perchè la moglie, pressochè rifatta di cinquant'anni non lo soddisfa più, sta crescendo sempre di più il numero delle persone obese. L'obeso di per sè, solitamente, è una persona timida, sempre sorridente (anche se dentro vorrebbe morire) e piena di spirito d'iniziativa. Peccato che tutte le iniziative, finiranno poi per finire nel cesso causa il peso.
Bene. Nel 2002 pesavo 130 chili. Spero che qualcuno se ne ricordi. Ora ne porto con me 89 e con orgoglio. La fu Vera Mazzoleni Ferracini. Con i chili persi, però, mi è aumentata l'arrabbiatura che era soffocata da quegli stessi chili, nei confronti di come la nostra società non accetti le persone obese e come queste vengano trattate: superficialmente e come fenomeni da baraccone. La causa dell'obesità sembra cadere sempre e solo sul cibo. E se fosse altro?
Molte persone obese non sono in grado di incanalare i propri stati d'animo, se non nel cibo. Vi faccio un esempio: sono incazzata, mi mangio un panino. L'obesità parte, secondo me, dal cervello.
Categoria da eliminare: le suddette persone, soprattutto male informate e ignoranti nei riguardi di un tema delicato, che spendono il loro tempo nel prendere in giro le persone obese. Rientrano in questa categoria: la televisione tutta, stilisti, riviste femminili in genere, pischelli e bulletti, palestrati e fotomodelle, hostess d'aereo, gente comune che non s'informa. Naturalmente, non voglio farne di tutta l'erba un fascio.
L'obeso non può, salvo rare eccezioni:

* fidanzarsi o avere una storia con qualcuno. Perchè poi salta sempre fuori il discorso: "a me non interessa se sei bello fuori, conta quello che c'è dentro". Palle, palle. Chi scegliereste per tra Charlize Theron e Beth Ditto (cantante dei Gossip, peso 100 chili)? Ditemelo.

*comperare un capo d'abbigliamento che non abbia una paillets o uno strass. Io quando ero obesa indossavo o una t-shirt da uomo (e quella dei Subsonica la conservo a mò di cimelio) oppure una felpa Nike da uomo. Da donna mi rifiutavo di comprare abiti che non rispecchiavano quello che dovevo esprimere.

*mangiare da solo in un qualche posto, in una strana ora. Mi è capitato, per esempio, che se sbagliavo a mangiare qualcosa alle 11.55 del mattino, perchè dopo avevo un impegno, iniziano tutti a guardarti male. Sarà...

*andare in discoteca. A 19 anni mancava poco che indossassi il burka per andare a ballare con le mie amiche.

*andare a Gardaland sui giochi pericolosi, perchè un'altoparlante ti ricorda che "le persone che superano i 90 chili, sono pregate di scendere dall'attrazione".

*avere una considerazione di sè stesso, perchè il tuo mondo non te lo costruisci tu, ma te lo costruiscono gli altri.

La soluzione è stata:


Vi piace? A me sì. Tre anni fa giusti, giusti.
L'altra sera ero al Magnolia e in attesa di sentire dei dj e di smaltire un pò la sbornia da birra (purtroppo, dopo l'operazione, bevo due birre e sono ubriaca), parlavo con due miei amici su quello che ne era stato e dell'operazione.
S'è alzato il polverone. Uno di loro, mi rimproverava di aver fatto la fine di una protagonista di una canzone di Fabri Fibra, della quale non ricordo più il titolo, la quale ha deciso di trasformarsi per piacere agli altri, ma poi è stata la prima a non piacersi più.
Grazie Paolo. Mi sono sentita veramente bene. Soprattutto per il paragone con Fibra. Poi, però, pensandoci...Ma forse anche no! Non ci sta l'essere obesi con l'essere sovrappeso, non ci sta proprio cazzo. E' come se uno si portasse appresso tutti i santi giorni, mattina, pomeriggio una persona di 50 chili. La sensazione è quella di non riuscire più a fare nulla, ma non solo fisicamente, anche mentalmente e socialmente. Devi trovare qualcuno, in questi casi che creda veramente in te. Se no si diventa scemi con 130 chili addosso. Non lo auguro a nessuno. D'altro canto servono persone normopeso che non si fermino sulla superficie dell'informazione, che scavino tra le righe, tra le parole delle notizie, che alzino il culo e, oltre, che andarlo a muovere in un qualche locale fighetto, si prendano la briga di vedere dov'è il problema reale. E' l'obesità che è una malattia ed evidentemente io di germi ne ho ancora addosso. E con questo basta.

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